Gasperini su Gomez – Gian Piero Gasperini viene considerato – con ottime ragioni – uno dei migliori allenatori in circolazione in Italia. Grazie al suo stile di gioco e a tattiche molto accurate ha portato l’Atalanta quasi sul tetto del campionato, oltre che con un ottimo rendimento in Europa.
Quest’anno le cose stanno andando molto bene, visto che i nerazzurri sono in piena corsa per un posto in Champions League, subito alle spalle del terzetto di testa composto da Inter, Milan e Juventus. E poi c’è la finale di Coppa Italia da giocare proprio contro i bianconeri.
Il tecnico della Dea è stato protagonista di una lunga chiacchierata con gli amici di Radio Deejay. In particolare, Gasperini ha parlato del rapporto con Alejandro Gomez, ceduto a gennaio dopo un chiaro alterco con l’allenatore.
Gasperini su Gomez, l’addio del Papu
Gasperini sull’addio del Papu ha detto queste parole: “Non l’ho mandato io. Sarò sempre grato per tutto quello che abbiamo fatto in questi anni“. Dunque il tecnico si toglie qualsiasi responsabilità in merito alla partenza per Siviglia del fantasista argentino.
Più in generale, il Gasp ha parlato del modo di giocare della sua Atalanta, che ha tanti pregi ma anche altri difetti: “L’Atalanta ha la sua identità e gioca sui suoi ritmi, ma in Italia non ci siamo solo noi. Forse ci danno fastidio le interruzioni. Ci piace quando ci lasciano giocare, le interruzioni ci danno fastidio“.
Gasperini sulla situazione di Gollini e Hateboer
Venendo alle situazioni di campo e legate al presente, Gasperini ha spiegato la sua scelta di mandare in panchina Pierluigi Gollini. L’Atalanta ha giocato tre gare con Marco Sportiello tra i pali, il tecnico ha motivato così la scelta: “Stavamo prendendo qualche gol di troppo rispetto alle occasioni che subivamo, c’era bisogno di un po’ di cambiamento per poi ripartire al meglio“.
Poi c’è il recupero di Hans Hateboer, il quale prosegue il suo programma di recupero: “Lunedì dovrebbe togliere il tutore che ha, ma ci vorranno almeno venti giorni“. Infine, Gasperini ha risposto a chi gli chiedeva quando sarebbe arrivato il momento dell’esplosione di Miranchuk: “Speriamo presto, ma sta giocando e arriva da un altro campionato“.