Cairo su Juric ha voluto spendere parole di elogio: come ha ricordato il presidente del Torino, l’allenatore ha fatto “cose importanti” con la formazione granata, dando un’identità alla squadra e sollevandola dai bassifondi della classifica. Il Toro arrivava da un 16° e un 17° posto in classifica: da questo punto di vista, l’11^ posizione di quest’anno non è da buttare.
Non c’è da valutare solo la classifica: Juric ha dato una nuova anima al Torino, creando una squadra propositiva e aggressiva e che spesso ha raccolto meno di quanto ha creato. “La squadra ha fatto bene a lungo”, ha riconosciuto Cairo, “ma poi qualcosa si è inceppato”. Il Toro non vince da nove giornate, in occasione della partita giocata contro la Sampdoria del 15 gennaio.
Nel girone di ritorno, Juric si è affidato con continuità ai gol di Belotti, il centravanti che è mancato alla Nazionale di Mancini. Lui e Immobile (ex Torino), hanno fallito in molte occasioni con la maglia azzurra. Cairo ha parlato dell’attaccante granata, ma si è soffermato maggiormente sul proprio allenatore.
Cairo su Juric: la verità sulla rottura e chi sarà l’allenatore del Torino
Perché il Torino è crollato in campionato e non vince da otto partite? Cairo ha provato a dare una spiegazione: “La sosta di gennaio ci ha imballati, poi qualcosa si è inceppato”. Prima di tutto, dunque, potrebbe essere una questione fisica: lo stop del campionato ha bloccato il ritmo granata, una delle formazioni che procedeva con il passo più spedito.
L’obiettivo, adesso, è quello di finire bene il campionato. E poi? Si è parlato in questi giorni di una presunta rottura tra il presidente e Juric, a causa di alcune dichiarazioni scomode dell’allenatore: l’ex tecnico del Verona, però, ha sempre detto ciò che pensa, tirando fuori anche argomenti complicati. Cairo ha preso coscienza delle lamentele di Juric sulla programmazione societaria, e le ha accettate: Juric e il Torino continueranno insieme, provando a migliorare ancora, anche durante il prossimo anno.