Cambio ruolo Chiesa e Di Maria – La Juventus di Massimiliano Allegri, con il 3-5-2, ha trovato le proprie certezze. Dopo un avvio in salta, la squadra bianconera si è assestata ed il tecnico livornese è stato bravo a trovare la giusta quadra che ha permesso alla Vecchia Signora di salire al terzo posto, a 10 lunghezze dal Napoli capolista.
La svolta tattica, però, è arrivata a causa degli innumerevoli infortuni a cui la Juventus ha dovuto far fronte: Pogba e Chiesa, infatti, non hanno mai iniziato la stagione con i compagni, mentre Di Maria e Vlahovic hanno fatto spesso avanti e indietro dall’infermeria. Con la lunga sosta per i Mondiali, però, le condizioni di alcuni calciatori, su tutti Chiesa e Di Maria, sembrerebbero essersi assestate ed ora questi andranno inseriti nel nuovo scacchiere tattico per aumentarne l’efficacia.
Il punto di domanda fondamentale è rappresentato dal ruolo che avranno in campo l’esterno italiano ed il campione del Mondo argentino. I due, infatti, sono due esterni offensivi che danno il meglio in un 4-3-3, ma Allegri avrebbe già un’idea su come impiegarli. Il ruolo che li potrebbe accomunare è quello della seconda punta: Di Maria, ad inizio stagione, ha già provato a ricoprire il suddetto ruolo con discreti risultati e per questo potrebbe essere riproposto al fianco di un nove vero come Vlahovic, Milik o Kean. Stesso discorso anche per Chiesa: l’ex Fiorentina, con Iachini, ha provato a giocare da spalla del centravanti ed i suoi strappi in contropiede gli hanno permesso di rendersi efficace in zona gol e assist.
Cambio ruolo Chiesa e Di Maria, la seconda opzione di Allegri
I due calciatori, però, sono molto diversi tra loro: Di Maria fa della tecnica il suo punto forte, mentre Chiesa si rende devastante quando può attaccare gli spazi e partire in progressione palla al piede. Per questo motivo Allegri potrebbe pensare di utilizzare l’argentino in mezzo al campo, più precisamente da mezz’ala, ruolo ricoperto già nell’anno della decima Champions League del Real Madrid. Questo consentirebbe di schierarlo insieme a due punte aggiungendo qualità a centrocampo, ma perdendo qualcosa dal punto di vista difensivo. Discorso diverso per Chiesa che, poco prima della sosta, è stato provato come esterno a tutta fascia, ruolo in cui tutte le sue caratteristiche potrebbero essere sfruttate al meglio.