Caso plusvalenze Osimhen – Dopo l’accusa di falso in bilancio per l’acquisto di Osimhen dal Lille, nella giornata d’ieri Aurelio De Laurentiis si è presentato volontariamente nella Procura di Roma, dove è stato ascoltato per oltre un’ora sul caso delle presunte plusvalenze fittizie.
Come spiegato dal patron del Napoli, l’operazione con la società francese è stata puramente sportiva, così come le valutazioni dei giovani Palmieri, Liguori, Manzi e Karnezis, che hanno fatto il percorso inverso rispetto al centravanti nigeriano.
In attesa della memoria difensiva del Napoli, la società partenopea ha già più volte ribadito la solidità del bilancio del club, a testimonianza di come non avrebbe avuto senso gonfiare fittiziamente i bilanci. Per concludere la propria difesa, nei prossimi giorni i campani documenteranno come si è arrivati a definire il prezzo dei tre giovani della Primavera azzurra.
Caso plusvalenze Osimhen, cosa rischia il Napoli
Partiamo da un presupposto: il Napoli è convinto di aver lavorato nel legale e perciò, De Laurentiis confida nell’archiviazione del caso, come già accaduto con la Procura della FIGC per la vicenda plusvalenze. Qualora dovesse essere confermato il falso in bilancio però, la società partenopea rischierebbe due “punizioni”: una multa salata oppure una penalizzazione da scontare nel campionato in corso. Come ribadito più volte però, la società è forte della sua posizione e tranquilla in attesa del giudizio.