Convocati Italia – Luciano Spalletti ha fatto ritorno a Napoli. Il Ct dell’Italia ieri era al Maradona per Napoli-Monza, mentre in giornata è stato presente all’Ospedale Santobono per donare la celebre Fiat Panda dello Scudetto. Proprio al margine dell’evento, l’allenatore ha avuto modo di parlare anche della Nazionale azzurra.
Una delle grandi novità svelate dal Ct Spalletti, riguarda Pisilli e Maldini, giovani talenti che stanno facendo felici i rispettivi fantallenatori: “Ci sono dei giovani veramente forti che stanno crescendo e che stanno facendo vedere che quello dell’Italia può essere un futuro importante. Quei due nomi sono nella lista dei pre-convocati, li abbiamo già dati, e naturalmente ci fa piacere che ci siano forze nuove che possano venire a dare un contributo“.
Per stessa ammissione di Spalletti, a tornare nella lista dei convocati dell’Italia, salvo sorprese, dovrebbero essere anche Politano e Chiesa: “Noi abbiamo deciso di ringiovanire molto la squadra ma questi due qui hanno un’età ancora accessibile, e anche questi sono dentro i nostri pensieri. È chiaro che bisogna fare attenzione, perché avendo cambiato modo di giocare ci siamo affidati più alle due punte, a calciatori che sanno fare un po’ tutto in campo, a questa disponibilità di prendersi anche la responsabilità di altri ruoli“.
Convocati Italia, l’annuncio di Spalletti su Fagioli e Ricci
Non solo Pisilli e Maldini, il Ct Spalletti ha parlato anche di altri due giovani come Ricci e Fagioli, considerati come il futuro perno del centrocampo azzurro. Queste le parole del tecnico in merito: “Dobbiamo andare alla ricerca di quei calciatori lì, perché sono calciatori forti che però sono strutturati e che ormai hanno fatto vedere che quello è il loro timbro, il loro marchio di fabbrica. Ci sono calciatori più giovani che hanno fatto vedere delle buone cose ma che hanno ancora dei margini di miglioramento e attraverso quell’andare ad acchiappare quel qualcosa in più, quell’invenzione che uno può tirar fuori, che bisogna essere bravi a individuare poi e a dare spazio a questi ragazzi giovani“.