Paolo Di Canio torna a parlare della Juventus, reduce dalla vittoria ottenuta ai danni dell’Udinese nell’ultimo turno del campionato. Lo ha fatto dagli studi di Sky Calcio Club, mettendo ancora una volta nel mirino Adrien Rabiot. Il motivo? Il suo contributo praticamente nullo in fase offensiva: appena un assist in 23 presenze.
Un bottino troppo magro, specie se rapportato allo stipendio percepito dal giocatore (7 milioni netti all’anno). Da qui l’attacco di Di Canio: “ Sembra di parlare di uno che non gioca a calcio. Rabiot cos’è? Lega il gioco? Anche al PSG ha segnato 20 goal in 250 partite con una squadra che crea 20 azioni da rete a gara. E lui gioca da mezzala offensiva, perché è uno con qualità tecniche, elegante”.
Il francese, di recente, è stato elogiato dal tecnico Massimiliano Allegri per la prova offerta contro l’Inter: “Nel duello ha sovrastato Barella”. Parole che l’opinionista non condivide affatto. “Non tira mai, non fa un assist verticale, non va nel cross deciso, non riempie l’area. Io nel primo tempo mi ero un attimo distratto e ho sentito nominare Rabiot: ah, era entrato? È una battuta, ma c’era? Impalpabile, il nulla. A Max voglio bene, abbiamo spesso condiviso delle idee: però su questa non condivido”.
Di Canio tuona ancora una volta contro Rabiot
Non è la prima volta che Di Canio attacca frontalmente Rabiot: ad aprile, ad esempio, lo aveva definito “un giraffone moscione: è 1 e 91 e perde i contrasti con quelli più piccoli di lui”. La Juventus, nonostante la poca efficacia dell’ex Paris Saint Germain arrivato a parametro zero nell’estate 2019, continuerà a puntare su di lui.
Nelle scorse settimane, infatti, il club bianconero aveva iniziato a valutare l’idea di cederlo all’estero salvo tuttavia fare retromarcia su richiesta del tecnico Allegri, che ha posto il proprio veto sull’operazione. Un addio resta possibile in estate, quando il club andrà incontro ad una vera e propria rivoluzione tecnica, ma per il momento Rabiot non si muoverà da Torino.