La redazione di FantaMaster ha intervistato in esclusiva Tiziano Crudeli, noto giornalista e opinionista televisivo che ha legato gran parte della sua carriera alle vicende del Milan, di cui è appassionato tifoso. Il club rossonero è stato protagonista delle domande che gli abbiamo rivolto, dalle tematiche legate all’andamento attuale della squadra fra campionato e Champions League, ad alcuni singoli, su tutti Leao, al prossimo mercato di gennaio e al ruolo che potrebbe rivestire Ibrahimovic da dirigente nella società meneghina.
Leao è veramente un top player?
“Se devo giudicare l’ultimo periodo di difficoltà non posso dire che lo sia, però l’anno scorso in campionato ha segnato 15 gol e fatto 7 assist. Sicuramente è un giocatore giovane, che ha alti e bassi di rendimento”.
Cosa gli manca per essere al livello dei migliori giocatori d’Europa?
“La fisicità. Facendo le debite proporzioni perché sono diversi, Kvaratskhelia è straordinario sul piano fisico e atletico ed ha anche tecnica, mentre Leao ha tecnica, velocità di esecuzione ma non ha la stessa fisicità del georgiano per essere un campione o presunto tale”.
Secondo lei è più decisivo Leao per il Milan o Lautaro per l’Inter?
“Allo stato attuale non posso dire Leao ovviamente. Se allarghiamo il discorso più in generale, però, in questa stagione il Milan secondo me ha fatto delle cose giuste, perché prima la fase offensiva dei rossoneri puntava solo su Leao e Giroud e bloccati quei due giocatori l’attacco aveva problemi, mentre con l’acquisto di Pulisic sulla destra e i 4 gol che ha segnato ci sono più alternative”.
Perché il Milan sta faticando ad essere competitivo in Europa come l’anno scorso?
“Secondo me bisogna considerare gli infortuni. Sono ben 19, di cui 12 muscolari. In un calcio che è prevalentemente muscolare, oltre che tecnico, le assenze pesano in maniera considerevole. Il piano fisico-atletico è una caratteristica importante del calcio moderno”.
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C’è qualcuno fra gli acquisti estivi che l’ha colpita in positivo o in negativo?
“Prima di dare un giudizio in un senso o nell’altro aspetterei. Siamo ancora alla 10^ giornata di campionato ed è ancora presto per dare dei pareri definitivi, anche sui singoli giocatori”.
Il mercato di gennaio si sta avvicinando: quale colpo servirebbe alla squadra rossonera?
“Prima di avere qualche nome in testa bisogna stabilire le disponibilità economiche della società. Al momento il Milan non ha grandi risorse e deve fare di necessità virtù, anche se è vero che Moncada ha dimostrato di essere molto competente in materia. Ci sono alcuni elementi, che personalmente conosco relativamente, che sono in dirittura d’arrivo e vedremo che tipo di rendimento avranno quando arriveranno a Milano. Indubbiamente a livello di rosa è necessario un vice Giroud, così come un difensore centrale, ma anche un esterno sinistro per dare un valido sostituto a Theo Hernandez”.
Con questa rosa e questa organizzazione di gioco, il Milan può ambire allo Scudetto?
“Al momento vedo favorita l’Inter, per l’organico che ha a disposizione e perché ha l’attacco più forte del campionato con 25 gol realizzati e la difesa migliore della Serie A con appena 5 reti subite. Io spero che il Milan si riprenda e sia in grado di poter competere alla pari coi nerazzurri, anche se ha subito 5 gol nel derby”.
Secondo le ultime indiscrezioni, sarebbe molto vicino il ritorno di Ibrahimovic al Milan nel ruolo di dirigente: cosa può dare lo svedese al club rossonero?
“Ibra è un accentratore e ha una fortissima personalità, è in grado di poter gestire il gruppo e di farsi seguire proprio per il carisma che esprime. Attenzione però, perché essendo un accentratore spero che possa andare d’accordo con la società sulle scelte che prenderà. Allo stato attuale, penso che una forte personalità come la sua ci vuole”.
Si ringrazia la disponibilità di Tiziano Crudeli per la realizzazione dell’intervista.