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🎙️ ESCLUSIVA | Riccardo Albini: “Ecco come ho inventato il gioco del fantacalcio”

Quattro chiacchiere con Riccardo Albini, giornalista, inventore del gioco del fantacalcio nel 1988 e fondatore della prima rivista italiana di videogiochi. Un’analisi approfondita sulla nascita del fantacalcio, sui cambiamenti del gioco nel corso degli anni e occhio anche a qualche suggerimento in chiave asta e calciomercato.

Ciao Riccardo, ci racconti come hai inventato il gioco del fantacalcio?

Io sono sempre stato appassionato di giochi, la mia vita lavorativa si è sempre basata sui giochi. Quando vivevo negli Stati Uniti mi appassionai al Fantasy Football, un fantasy basato sul football americano. Comprai un libro in libreria, lo lessi e mi incuriosì subito. Sulla base di questo pensai che un’idea simile sarebbe stata perfetta anche per il mondo del calcio. Era il 1984: dalla mia idea a mettere tutto in pratica passarono circa quattro anni, ma non per difficoltà o complicazioni, ma perchè in quel periodo ero impegnato con il lavoro. Il gioco del fantacalcio, quindi, nacque ufficialmente nel 1988. All’inizio il nome “Fantacalcio” non piaceva ai miei soci, quindi decidemmo di chiamare il gioco “Serie A”, poi da “Federazione Fantacalcio”, la gente inizio a chiamarlo ufficialmente “Fantacalcio”. Il gioco era basato sui numeri, ma ai tempi era difficile raccogliere tutte le statistiche dei giocatori. Con il mio socio, quindi, decidemmo di prendere come riferimento le pagelle della Gazzetta. Perchè 66 come primo gol? Il ragionamento è stato questo: Se undici giocatori dovessero prendere tutti 6, riuscirebbero a fare un gol nella fantasia del gioco?. Abbiamo deciso di sì, e poi abbiamo messo le soglie dei gol successivi ogni 6 punti in più.

Qual è il miglior numero ideale per una lega fantacalcio?

Io penso che il numero ideale sia la metà delle squadre partecipanti alla Serie A. Inizialmente la Serie A era formato da 16 squadre, quindi organizzammo il gioco con 8 squadre partecipanti. Subito dopo la Serie A passò a 18 squadre, ma organizzare una lega con 9 squadre non è il massimo, quindi credo che il numero ideale, oggi, considerando le 20 squadre di Serie A sia 8-10 partecipanti per lega.

Ci racconti le prime rose, formazioni e le novità rispetto al passato?

Negli anni 80 i giocatori titolari erano undici e undici titolari restavano confermati per tutta la stagione. Uno non giocava solamente se era squalificato o infortunato. Non è come oggi che esiste il turnover, non sai mai se può giocare uno o un altro. Da questo punto di vista era più facile basarsi sulle scelte dei giocatori. Prima acquistavi un giocatore ed eri certo che quello avrebbe giocato almeno 28 partite su 34. La prima rosa del fantacalcio era composta da 21 giocatori proprio per questo motivo, poi diventarono 23 giocatori, e sono rimasti 23 fino a che ho fatto il libro sul fantacalcio che è uscito fino alla 10^ edizione. Sono rimasti 23 giocatori, ovvero 3 portieri, 8 difensori, 7 centrocampisti e 5 attaccanti.

Prima si potevano tenere dei giocatori in rosa per più anni?

Sì. Prima si poteva tenere un giocatore massimo tre anni. Ma era tutto diverso. In Serie A arrivavano ogni anno giocatori nuovi e di grande valore. C’era sempre vasta scelta di top player con ricambio totale. Arrivavano Van Basten, Batistuta, Rui Costa, poi Sheva, Ronaldo ecc.. Oggi è molto più complicato perchè trattenere per tre anni un top player sposterebbe totalmente gli equilibri ai nastri di partenza. Se uno dovesse acquistare Immobile e tenerlo per tre anni, partirebbe decisamente avvantaggiato.

Al fantacalcio vince chi ha fortuna o chi è bravo?

Allora, la fortuna conta, ma nel breve periodo. Con la fortuna puoi vincere un anno, per esempio facendo sempre 66 contro avversari che fanno 65. Vinci sempre 1-0 e alla fine vinci il campionato. Ma sono episodi sporadici. Penso che se uno vince un anno, e gli seguenti va sempre a premi aggirandosi sempre nelle prime posizione, a quel punto non è solo fortuna, ma è anche bravura.

Quanti fantacalcio hai vinto dal 1988 a oggi? Più della metà di quelli che hai fatto?

Meno della metà, ma scherzi! In 31 anni, nella nostra lega “Goccia d’oro”, ho vinto 5 volte. Quello che ha vinto di più ha vinto 6 volte. Poi a seguire più o meno tuti gli altri con 4, 3, 2 titoli ciascuno. Io e un altro giocatore abbiamo vinto 5 volte, quello che ha vinto di più, come detto, ha vinto 6 volte. Quindi se fai il conto, 15 anni sono stati distribuiti così. Gli altri 15 anni tra gli altri componenti della Lega. E’ sempre stato un campionato equilibrato.

L’asta va fatta prima o dopo la chiusura del calciomercato?

Diciamo che le cose sono cambiate: una volta il calciomercato finiva prima dell’inizio del campionato, quindi si faceva l’asta prima dell’inizio del campionato. Ora purtroppo non è possibile. Noi, per esempio, lo facciamo a fine mercato. Quest’anno abbiamo iniziato alla 7^ giornata, solo che iniziando così tardi non hai la possibilità di prevedere chi potrebbe fare bene e scommettere su di lui perchè le carte sono state già state svelate. E questa cosa non è molto carina”.

Curiosità: come si chiama la tua squadra del fantacalcio di quest’anno e di quali acquisti sei più orgoglioso?

La mia squadra si chiama “Surreal Madrid”. Il giocatori di cui vado più orgoglioso non so dirti bene. Diciamo che quest’anno non ricordo bene neanche chi ho in squadra, dovrei andare a vedere. Potrei dirti che sono orgoglioso di Mario Rui: preso a 3 crediti e sta facendo un campionato assurdo. Ho puntato sull’Udinese e ho preso Samardizic che sta facendo bene ed è già in orbita top club. Diciamo che al fantacalcio diventi orgoglioso di quei giocatori che “scopri” tu sui quali nessuno scommette e poi si rivelano delle ottime scelte. Esempio, io sono milanista, ma non ho mai preso Romagnoli nella mia rosa negli anni scorsi. Quest’anno è andato alla Lazio, lui è laziale e l’ho preso perchè ho pensato che avrebbe dato l’anima per la Lazio e infatti sta facendo benissimo. Chi ho in attacco? Ho Beto, Berardi, Lautaro Martinez, poi ho preso Chiesa a tre crediti. Avrei voluto prendere Lookman, ma non ci sono riuscito.

Quali attaccanti scegliere al fantacalcio? Qual è la migliore strategia?

Dipende dalle circostanze. Certo, la punta centrale che ti garantisce 20 gol a stagione sarebbe l’ideale, ma il problema è che costa. Per esempio: quando è arrivato Cristiano Ronaldo so di gente che ha speso la metà del budget per lui. Alcuni hanno vinto, altri no, perchè poi non hanno avuto i crediti necessari per completare la rosa. Quando compri un attaccante così devi sperare che ti faccia gol ogni due partite, altrimenti è un disastro.

  • Si ringrazia la disponibilità di Riccardo Albini per la realizzazione dell’intervista

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