Esonero Inzaghi – L’Inter sognava di trascorrere la sosta dovuta agli impegni delle nazionali in maniera tranquilla e in vetta alla classifica. Gli ultimi risultati conseguiti dalla squadra, oltre a farla scendere al terzo posto con appena un punto di vantaggio sulla Juventus, hanno invece gettato pesanti ombre sul futuro di Simone Inzaghi e di numerosi giocatori.
Il clima nell’ambiente è teso ed in questi giorni l’allenatore, insieme ai propri collaboratori, riguarderà in video le recenti prestazioni della squadra in modo tale da capire che tipo di correttivi apportare. Qualcosa, dal punto di vista tattico, dovrà inevitabilmente cambiare: il consueto 3-5-2, vincente nella prima parte della stagione, non fornisce più le adeguate certezze.
Possibile quindi che il tecnico adotti uno schema tattico differente in grado di rilanciare Hakan Calhanoglu. Il turco, nella posizione di mezzala, continua a fare grande fatica e a testimoniarlo sono le 4 insufficienze da lui rimediate nelle ultime 6 apparizioni. Da qui l’idea al vaglio di Inzaghi di riportarlo sulla trequarti, con tutti i pro (maggiore produzione offensiva) e i contro (minore protezione in fase di non possesso) del caso.
Esonero Inzaghi, oltre al tecnico rischiano anche diversi giocatori
Da valutare poi le posizioni di Lautaro Martinez, Edin Dzeko e Stefan De Vrij. L’argentino continua ad andare a corrente alternata, alternando buone prestazioni a black-out preoccupanti. Il club si aspetta molto da lui e nel caso in cui la crisi dovesse proseguire non è da escludere un addio a fine stagione (il Tottenham e l’Arsenal lo seguono con interesse).
Il bosniaco, dal canto suo, ha appena compiuto 36 anni ed è chiaro che il prossimo anno dovrà essere gestito al meglio mentre l’olandese in questa stagione è rimasto ben distante dai livelli qualitativi toccati sotto la gestione di Antonio Conte. Un rebus pure il futuro di Alexis Sanchez, Arturo Vidal, Joaquin Correa e Felipe Caicedo (fin qui impatto nullo).
Esonero Inzaghi, il piano del club
Il tecnico Inzaghi dovrà cercare di invertire sin da subito il trend negativo, così da evitare il sorpasso della Juventus nello scontro diretto. L’Inter, dopo i bianconeri, nel giro di un mese affronterà il Verona, lo Spezia, il Milan (Coppa Italia), la Roma e l’Udinese: un filotto da non fallire per l’allenatore.
La dirigenza crede nelle sue capacità e attende di capire quale sarà il piazzamento finale in classifica. Poi si riunirà in conclave al fine di capire se confermare (o meno) Inzaghi: parlare di esonero è presto, ma la situazione inizia a diventare critica nell’ambiente nerazzurro. Lo spettro di Antonio Conte continua ad alleggiare sul centro sportivo Suning.