Diego Godin dice addio al Cagliari tramite una lettera su Instagram. Un saluto ai tifosi rossoblù e un ringraziamento totale a un’isola che lo ha accolto da autentico leader. L’ex centrale difensivo dell’Atletico Madrid, però, ha colto l’occasione per lanciare qualche frecciatina alla società isolana, togliendosi, così, qualche sassolino dalle scarpe.
Il difensore scrive: “Chi mi conosce sa che il rispetto, la fiducia e i valori personali sono per me fondamentali. Per questo è arrivato il momento di dirsi addio. Alcuni dirigenti del club, in forma del tutto ingiustificata e volendo mettere in secondo piano i problemi reali, che sono loro stessi, hanno messo in discussione la mia professionalità, il mio impegno e il mio rispetto per questa maglia”.
Godin ha poi aggiunto: “Queste falsità fanno male specie perché solo alcune settimane fa avevo accettato di fare uno sforzo economico per aiutare il club. Da lontano ora avrete un tifoso in più e posso assicurarvi che tutti i miei compagni entrano in campo per dare il massimo e soffrono quanto voi tifosi. Grazie, Forza Casteddu”.
Godin lascia il Cagliari, la lettera d’addio su instagram e la bordata contro la dirigenza
Il difensore uruguaiano non ci sta a recitare la parte del giocatore poco professionista e con una lunga lettera su instagram ha voluto fare chiarezza con i tifosi del Cagliari. Ora la nuova avventura all’Atletico Mineiro prima del possibile e definitivo addio al calcio considerando i 36 suoi 36 anni.
Godin ha scelto di lasciare l’Italia nonostante qualche timido sondaggio di Lazio e Fiorentina. Ora spazio a una nuova avventura in Brasile lontano da pressioni e costanti malumori. L’ex Cagliari ha ancora voglia di rimettersi in gioco e dimostrare, anche ai più diffidenti, tutta la sua professionalità e tutto il suo carisma.
Godin, addio al Cagliari: la lunga lettera su instagram
“Cari tifosi del Cagliari. Scrivo queste parole per salutarvi. Come potete immaginare non è come mi sarebbe piaciuto farlo, però non voglio rinunciare a ringraziare tutte quelle persone che hanno fatto sì che durante questi mesi sia io che mia moglie Sofi ci sentissimo come a casa. Tutti voi sapete quanto è speciale questa terra per la nostra famiglia. Ringrazio i miei compagni e soprattutto ringrazio i tifosi. Sono loro che contano davvero in un club ed è per loro che diamo il massimo di noi stessi in ogni momento. In poco tempo ho capito cosa è importante per un sardo anche più del risultato: rispettare questa isola e sentire l’appartenenza alla gente che c’è dietro questa maglia dando tutto e lavorando al massimo. Vi ringrazio per il supporto soprattutto ricevuto in questi mesi complicati a Cagliari. Sono arrivato con tanti sogni e con tantissima voglia e vi assicuro che non ho mai rinunciato a dedicare sforzi e impegno per questa causa, sono comunque io il primo a fare autocritica e so che non avete potuto apprezzare tutto quello che io potevo dare sportivamente per questo gruppo che è lo stesso che io desideravo.
Insieme abbiamo conquistato la sofferta salvezza della passata stagione e sono sicuro e mi auguro che presto potrete celebrare nuove vittorie. Provo una profonda tristezza per come sono andati i rapporti con alcune persone del club in questi mesi. Chi mi conosce sa che il rispetto, la fiducia e i valori personali sono per me fondamentali. Per questo è arrivato il momento di dirsi addio. Alcuni dirigenti del club, in forma del tutto ingiustificata e volendo mettere in secondo piano i problemi reali, che sono loro stessi, hanno messo in discussione la mia professionalità, il mio impegno e il mio rispetto per questa maglia. Queste falsità fanno male specie perché solo alcune settimane fa avevo accettato di fare uno sforzo economico per aiutare il club. Da lontano ora avrete un tifoso in più e posso assicurarvi che tutti i miei compagni entrano in campo per dare il massimo e soffrono quanto voi tifosi. Grazie, Forza Casteddu”.