Gollini al Torino – In Inghilterra era sbarcato la scorsa estate con il desiderio di rimettersi in gioco, dopo un anno complicato all’Atalanta. Le cose per Pierluigi Gollini, invece, non sono andate come sperato: poche apparizioni (solo 4 in Premier League) e tante gare vissute dalla panchina. Ecco perché il matrimonio con il Tottenham è destinato ad interrompersi dopo appena una stagione.
Gli Spurs lo avevano prelevato dai nerazzurri a luglio con la formula del prestito con diritto di riscatto fissato a 15 milioni, che diventa obbligo in caso del raggiungimento delle 20 presenze. Il portiere, invece, fin qui ne ha collezionate appena 10 (900 minuti in totale) confermando, di fatto, di essere un corpo estraneo nella formazione londinese e un giocatore sul quale il club non intende più puntare.
Al termine del campionato tornerà quindi in Italia, ma il suo futuro non sarà a Bergamo. La Dea, infatti, sta valutando se tenere Juan Musso oppure cedere l’argentino e dare completa fiducia a Marco Carnesecchi, grande protagonista della cavalcata che ha portato la Cremonese a conquistare la promozione in Serie A. Il destino di Gollini appare segnato, resta da vedere chi si farà avanti concretamente per lui.
Gollini al Torino, affare possibile
Per lui, stando a quanto riportato dall’edizione odierna di Tuttosport, ha iniziato a muoversi il Torino alla ricerca di estremo difensore affidabile. Vanja Milinkovic-Savic, dopo un buon inizio di campionato, è andato incontro ad una serie di prestazioni negative che lo hanno fatto scivolare in panchina. A prendere il suo posto ci ha pensato Etrit Berisha: una soluzione tampone, in attesa della riapertura del mercato.
Il profilo di Gollini piace sia alla dirigenza che al tecnico Ivan Juric il quale, di recente, ha chiesto al club di acquistare elementi di valore così da rendere ancora più competitiva la squadra. Ora resta da vedere quale sarà la risposta dell’Atalanta e di Gollini. Ma intanto la strada è stata tracciata: il Toro fa sul serio.