Infortunio Chiesa – Una mazzata, arrivata nel momento meno opportuno. È costata cara alla Juventus la vittoria ottenuta ai danni della Roma nell’ultimo turno di campionato: tre punti sì, ma anche le squalifiche di due giocatori fondamentali in vista della Supercoppa (Juan Cuadrado e Matthijs De Ligt) nonché il grave infortunio rimediato da Federico Chiesa.
L’esterno, uscito dal campo intorno alla mezz’ora di gioco in seguito ad un contrasto con Chris Smalling, ieri si è sottoposto ad una serie di controlli che hanno fatto emergere una lesione del legamento crociato anteriore. La stagione, di fatto, per lui può essere considerata già finita: l’operazione si terrà nei prossimi giorni ed i tempi di recupero si preannunciano molto lunghi.
A fare il punto della situazione nel corso di un’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport è stato il dottor Giacomo Zanon, responsabile del progetto sport med del gruppo Habilita: “Per rivederlo in campo sei mesi sono il minimo sindacale, poi ce ne vogliono altri tre perché torni il giocatore di prima. Nove mesi è un periodo congruo per essere lo stesso calciatore pre infortunio”.
Infortunio Chiesa, lunghi tempi di recupero
Il bianconero, nel caso in cui l’iter di riabilitazione dovesse procedere bene, tornerà quindi a disposizione nelle ultime settimane del 2022 (proprio a ridosso del Mondiale in Qatar). Per Zanon, in ogni caso, sarà fondamentale evitare di bruciare le tappe. “Un vecchio studio fatto in collaborazione con l’Uefa dimostrò che più lungo è il percorso riabilitativo tanto è migliore il risultato. Accelerare la riabilitazione non porta lontano per due motivi: la possibilità di recidive di lesione legamentosa e la necessità di ricostruire la muscolatura, per cui ci vogliono 2-3 mesi, anche per prevenire altri infortuni”.
Un bel problema sia per la Juventus, che ha già avviato i contatti con Serdar Azmoun ritenendolo un buon sostituto di Chiesa, che per il Ct della Nazionale Roberto Mancini il quale dovrà fare a meno dell’esterno nei play-off mondiali che vedranno l’Italia affrontare prima la Macedonia e poi la vincente tra la Turchia ed il Portogallo. In caso di qualificazione alla kermesse, però, Chiesa ci sarà. “Direi di sì. Se tutto filerà liscio, a luglio farà la preparazione con la Juve e tra 10 mesi può essere a un buon livello”.