Infortunio Vlahovic – Stagione sfortunata quella che sta vivendo Dusan Vlahovic, centravanti della Juventus che è stato costretto a saltare diverse partite di campionato per via della pubalgia, dopo aver trovato poco spazio nei Mondiali in Qatar con la sua Serbia per via del problema che si porta ormai appresso dal 25 ottobre circa.
Proprio l’ultima apparizione dell’ex Fiorentina con addosso la maglia bianconera risale ormai alla data sopracitata e, come spiegato da Tuttosport, la data in campo per il rientro del serbo sarebbe tutt’altro che certa. La prima grande novità per la Vecchia Signora è una: Dusan Vlahovic non dovrebbe essere a disposizione di Allegri per la 18^ giornata di Serie A, quando i piemontesi affronteranno il Napoli.
La speranza della Juve, sarebbe quella di abbracciare l’attaccante almeno entro fine mese, ma ad oggi una data concreta per il suo rientro in campo non ci sarebbe. Allegri avrebbe già voluto riabbracciarlo dopo la sosta, ma i tempi di recupero si sono ulteriormente allungati, non consentendo al calciatore di prendere parte ai match contro Cremonese, Udinese e molto probabilmente, Napoli. Intanto per il serbo prosegue il lavoro alternato tra campo e palestra, con la speranza di mettersi alle spalle l’infortunio nel più breve tempo possibile.
Infortunio Vlahovic, la gestione nell’asta di riparazione
Con l’asta di riparazione ormai alle porte, i fantallenatori inizieranno a tirare un bilancio della prima parte di stagione, analizzando le prestazioni dei propri giocatori in rosa. Dopo le diverse partite saltate da Dusan Vlahovic, potrebbe sorgere il dubbio sul come comportarsi con l’attaccante della Juventus, ossia se tenerlo in rosa o scambiarlo con un altro attaccante top. Nonostante le 7 partite saltate, che potrebbero comunque essere destinate ad aumentare, il consiglio è quello di tenere comunque in rosa l’ex Fiorentina. 6 gol ed 1 assist in 10 presenze dimostrano come il serbo sia sempre una garanzia in fase realizzativa e con la Juve che è risalita al secondo posto ed è pronta a dare l’assalto al primo, il contributo del classe 2000 potrebbe farsi via via sempre più importante.