Inzaghi, Calabria, Skriniar, Calhanoglu e Barella sono finiti nell’occhio del ciclone, almeno mediatico. Cosa sta accadendo in questi giorni nella Milano nerazzurra e rossonera e cosa sta provocando un nuovo terremoto per i due club di Serie A e i propri tesserati?
Nelle ultime ore, le forze dell’ordine hanno arrestato 19 capi ultrà di Inter e Milan, colpevoli di aver creato un’alleanza criminale per la gestione del business delle due curve. Diversi gli uomini controllati e fermati da Polizia e Guardia di Finanza, spesso anche vicini all’ambiente della ‘ndrangheta.
Le ricerche però, non sono finite qui. Ieri, la Procurale Federale ha richiesto dei fascicoli ai pm milanesi per verificare la condotta dei tesserati nei confronti del mondo ultras. Dalle prime intercettazioni, sarebbero emesi diversi nomi, tra cui quelli di: Inzaghi, Calabria, Skriniar, Calhanoglu, Barella e Zanetti.
Inzaghi, Calabria, Skriniar, Calhanoglu e Barella: cosa rischiano
Proseguono senza sosta i controlli da parte delle forze dell’ordine che, in questi giorni, proveranno a scovare lo scovabile. Probabile quindi che nelle prossime ore escano fuori nuovi nomi e che soprattutto, vengano appurate le responsabilità, o le mancate responsabilità, di persone monitorate come Inzaghi, Calabria, Skriniar, Barella e Calhanoglu.
Fondamentale sarà il tenore delle conversazioni e, soprattutto, se i tesserati in questione abbiano ricevuto o meno intimidazioni. Cosa rischierebbero in caso si responsabilità accertate? Ecco cosa recita il regolamento: “In caso di violazione le sanzioni sono regolate dall’articolo 9, comma 1: oltre alle multe, la «squalifica di una o più giornate» (in caso di «particolare gravità, la squalifica non è inferiore a 4 giornate»); per i dirigenti «inibizione temporanea“