Davide Moscardelli è stato protagonista della diretta esclusiva sul canale Twitch della FantaMasterTV: l’ex attaccante di Pisa, Bologna, Chievo e non solo, ha parlato di alcuni temi molto attuali al mondo del calcio e del fantacalcio. Moscardelli, oltre ad essere stato un ottimo attaccante nelle massime categorie, è diventato anche un vero idolo sui social.
La barba più famosa del calcio ha cominciato parlando del calciotto, il “calcio a otto” che gioca con il suo amico Francesco Totti. “Il calciotto sta avendo grande successo. Per noi ex calciatori è perfetto perché il calcio a 5 sarebbe troppo piccolo.”
Moscardelli sull’incontro con Totti: da idolo a compagno di squadra
Davide Moscardelli ci ha parlato del suo amore per la Roma: “Cresciuto da tifoso romano e romanista, avere Totti come idolo è normale. Quando è arrivato il mio primo gol sul suo assist sono andato ad abbracciarlo come se fosse stata una finale di Champions. Lui si è messo a ridere, ma io gli ho detto che dovevo farlo.”
L’ex attaccante, attuale giocatore di calciotto, ci ha raccontato di come è stato contattato dalla squadra di Totti: “Sono stato contattato dall’allenatore della squadra. Mi avevano già cercato prima, ma giocavo ancora al Pisa. Quest’anno, quando ho smesso, ho accettato volentieri l’invito. Primo incontro con Totti? L’ho conosciuto giocando contro, gli chiedevo sempre la maglietta. E’ un ragazzo normale, come noi. I calciatori sono ragazzi normali.”
Moscardelli su Pioli e sulla corsa Scudetto: ecco chi è la favorita
Moscardelli, durante la sua carriera, è stato allenato anche dall’attuale tecnico del Milan: “Pioli è migliorato come allenatore. Ho notato la sua crescita, è un tecnico molto duttile che si adatta anche ai propri giocatori. C’è grande stima per lui, sono contento che si stia lottando il primo posto. Pioli ha migliorato anche me, soprattutto da un punto di vista psicologico: è molto bravo nel tranquillizzare i propri giocatori e a infondere sicurezza.
Da attaccante ad attaccante, il pensiero su Zlatan e sulla corsa Scudetto: “Ibrahimovic? Pioli ha scelto lui, se ne poteva permettere solo uno: peccato che non abbia scelto me! (ride, ndr). L’Inter è favorita: viene da uno Scudetto già vinto ed è quella più attrezzata. Il Milan avrebbe potuto prendere il largo, ma questi due pareggi lo hanno fermato. Questa situazione equilibrata nel nostro campionato fa bene al nostro calcio.”
Moscardelli sull’alimentazione “del Barbabomber” a 40 anni
“Dopo la partita, birra. Niente colazione, solo caffè. A pranzo, pasta: magari una bella cacio e pepe. Prima, però, quando giocavo: pasta al pomodoro e bresaola. L’alimentazione per un giocatore da calciotto di 40 anni? Nessuna dieta, dopo la partita pizza o un hamburger con una birra. Mi sono limitato per venti anni, adesso me la godo. Sta anche funzionando, sono capocannoniere nel campionato.”
Moscardelli su Nainggolan e il calcio visto come divertimento
Moscardelli ha anche giocato con Radja Nainggolan: “Era abbastanza tranquillo, era appena arrivato, aggregato alla Primavera. Poi ha perso la testa dopo (ride, ndr). Quando lo trovavo alla fermata dell’autobus con il borsone lo caricavo in macchina e lo portavo agli allenamenti.”
Bomber di provincia, ma anche in categorie importanti come la Serie A, ma alla fine il divertimento è la cosa più importante: “Giocare a calcio è un divertimento, anche se a volte tra le pressioni, le partite più importanti ecc.. perde un po’ questo aspetto. Il giorno della partita, vivere lo spogliatoio: sono queste le cose che mancano di più.
Moscardelli sulla Nazionale e sulla scelta di Immobile
“La qualità nel calcio italiano c’è. Mancini ha fatto grandi cose, è arrivato al culmine vincendo l’Europeo. I tanti problemi del calcio sono passati in secondo piano, ma poi sono emersi con l’esclusione al Mondiale. E adesso cerchiamo i colpevoli.”
Immobile che lascia la Nazionale? “Lazio e Italia hanno due tipi diversi di gioco. E’ normale che non abbia segnato tanto in Nazionale, ha abituato tutti troppo bene con la maglia biancoceleste, ma l’Italia gioca in modo diverso. E’ un peccato per lui e per l’Italia, ma lo posso capire. Si è sentito attaccare da tutte le parti e quando sei il capocannoniere della Serie A non è piacevole.
Bomber titolare nella Nazionale? “Non so, la prima punta serve di peso, soprattutto in alcune partite. Mi viene in mente Scamacca, che comunque è molto bravo con i piedi e si sposerebbe alla perfezione con il gioco di Mancini. Allo stesso tempo, però, lo puoi andare a cercare con cross e palloni lunghi. Dopo queste due eliminazioni, la maglia della Nazionale sarà ancora più pesante: i più giovani devono avere le spalle larghe.”
Secondo Allegri c’è troppa fretta di lanciare i giovani, i quali devono intraprendere un percorso. “I giovani italiani vengono troppo esaltati dai media. In Spagna è diverso, per questo il Barcellona può lanciare Pedri senza problemi. Là è tutto più normale, viene dato tempo ai ragazzi. In Italia esaltiamo troppo i giovani.
Moscardelli sul ruolo del portiere e l’opinione sulla Lazio
“Giocare in porta mi è sempre piaciuto, è sempre stato il mio sogno. In allenamento, nelle partitelle, mi mettevo spesso in porta. Mi è sempre piaciuto, anche per studiare la fase offensiva da un altro punto di vista. Non potevo fare il portiere, so buttarmi da una parte sola. Avrei la stazza per fare il portiere, il rinvio pure: mi mancava il resto.
“Io alla Lazio? Domanda di riserva? Sono tifoso della Roma, ma sarebbe stata dura di no. Pioli andò ad allenare la Lazio, potevo seguirlo anche lì (ride, ndr). Si tratta di un grande club e quando ero un calciatore non era semplice essere contattato da queste realtà”
Moscardelli e la barba: com’è nata questa moda?
“E’ iniziata così: non mi andava di tagliarla. Crescendo, poi, ho visto che mi veniva una barba molto folta. Un fotografo mi disse di non tagliarla, mi fece vedere una foto in cui stavo molto bene. Promisi che non mi sarei tagliato la barba finché non mi sarei trasferito al Bologna. Appena arrivato poi, mi sono tagliato la barba.”
“In molti mi hanno chiesto della barba, e io ho risposto che era stato un fioretto. Da allora, poi, l’ho fatta crescere: è diventata una moda, sono stato al gioco. Perché non me la taglio? Perché i miei figli mi hanno sempre visto così, non mi riconoscerebbero (ride, ndr).”
I 10 attaccanti consigliati di Davide Moscardelli per la 33^ giornata di Serie A
- Spezia-Inter: Perisic
- Milan-Genoa: Giroud
- Cagliari-Sassuolo: Pavoletti
- Sampdoria-Salernitana: Caputo
- Udinese-Empoli: Pinamonti
- Fiorentina-Venezia: Cabral
- Juventus-Bologna: Arnautovic
- Lazio-Torino: Immobile
- Napoli-Roma: Mkhitaryan
- Atalanta-Verona: Simeone