L’infortunio di Insigne potrebbe essere più grave del previsto e potrebbe costringere l’attaccante del Napoli a stare fermo fino a febbraio. 20-30 giorni di stop dopo il ko muscolare rimediato nell’ultima sfida di campionato contro la Sampdoria. Insigne potrebbe saltare 3-4 partire e tornare in campo intorno alla 25^ giornata.
Brutte notizie per Insigne, ma sorriso velato per Osimhen: l’attaccante nigeriano è pronto a tornare in campo dopo l‘infortunio al volto. Pronta la mascherina protettiva realizzata in carbonio e convocazione possibile già dall’imminente sfida di campionato contro il Bologna. Nella peggiore delle ipotesi, Osimhen tornerà a disposizione contro la Salernitana.
Per quel che riguarda Insigne, invece, come detto, l’attaccante del Napoli sarà costretto a stare fuori per circa un mese. Spalletti dovrà correrai ai ripari per sopperire all’assenza del suo capitano. Non è escluso che il tecnico azzurro promuova Mertens titolare nel ruolo di esterno sinistro.
Infortunio Insigne, lunghi tempi di recupero: un mese di stop, come cambia l’attacco del Napoli
Come detto, il ko di Insigne costringerà Spalletti a correre ai ripari. Osimhen tornerà presto titolare, ma non è escluso che l’attaccante nigeriano possa tornare tra i convocati già dalla prossima sfida di campionato contro il Bologna. Elmas potrebbe rappresentare la prima alternativa al posto di Insigne, ma attenzione alle possibili mosse di Spalletti.
Elmas esterno sinistro d’attacco, o ritorno alle origini per Mertens, il quale potrebbe essere schierato nel ruolo di ala sinistra. Al centro dell’attacco, come confermato dalle ultime indiscrezioni, tornerà Osimhen, il quale sarà a completa disposizione entro 10 giorni. Spalletti è pronto alla nuova variante offensiva.
Infortunio Insigne, il comunicato del Napoli
“Insigne in seguito al problema muscolare riscontrato nella gara con la Sampdoria si è sottoposto a esami strumentali che hanno evidenziato una lesione distrattiva di basso grado del muscolo adduttore breve destro. Il calciatore ha già cominciato l’iter riabilitativo”.