Regolamento Var – Dopo le parole del designatore arbitrale Rocchi, è arrivato il momento di fare chiarezza sul regolamento del Var. In questo articolo scoprirai quando e come il Var può intervenire: lo scopo è quello di facilitare la comprensione del gioco ed evitare inutili polemiche.
La regola principale è la seguente: il Var può intervenire solo in caso di “chiaro ed evidente errore” da parte del direttore di gara. La procedura è di 5 step: nel 1° il direttore di gara prende una decisione; nel 2°, in caso di episodio dubbio, il Var chiede di non far riprendere il gioco per controllare; nel 3° avviene la comunicazione tramite microfono, dove il direttore di gara spiega la propria interpretazione al Var; nel 4° il Var chiederà o meno all’arbitro di controllare il monitor; nel 5° l’arbitro prenderà una decisione finale.
Il Var può influire solo su chiari ed evidenti errori: facciamo un esempio. Se c’è una spinta in area di rigore che il direttore di gara non giudica abbastanza intensa, non si tratterà di chiaro ed evidente errore e il Var non cambierà la decisione dell’arbitro; se, invece, il direttore di gara spiega al Var di non aver visto alcun tocco di mano, ma il tocco c’è stato, si tratta di un chiaro ed evidente errore e la revisione del Var potrà cambiare la decisione. L’ultima parola, però, spetta sempre al direttore di gara. Il Var può intervenire solo in caso di gol, calci di rigore, cartellini rossi e in caso di scambi di persona.
Regolamento Var sui gol: quando può intervenire
In caso di gol, il Var può intervenire per diversi motivi. Il 1° caso è quello del fuorigioco: l’assistente dell’arbitro deve attendere la fine dell’azione (solo se è una chiara occasione da gol) per fare in modo che venga successivamente giudicata dal Var. Il Var può intervenire anche in caso di infrazione della squadra che attacca o di uscita del pallone dal campo: in questi casi il gol può essere annullato.
Grazie alla “goal line technology“, inoltre, l’arbitro può avere la certezza riguardo il gol/non gol. Come anticipato all’inizio, il Var potrà intervenire solo in caso di “chiaro ed evidente errore”: sottolineiamo spesso questo punto perché è quello cruciale, che vale anche per calci di rigore e cartellini.
Regolamento Var sui calci di rigore: quando può intervenire
Dopo aver assegnato un calcio di rigore, il direttore di gara può toglierlo in caso di infrazione della squadra che attacca o di uscita del pallone dal campo, proprio come in occasione dei gol segnati. Potrà intervenire in maniera oggettiva (e quindi senza “on field review) in caso di dubbio su “dentro” o “fuori” dall’area di rigore.
Il Var potrà intervenire, ovviamente, in caso di rigore non assegnato o assegnato erroneamente: qua vige la solita regola del “chiaro ed evidente errore“. Il direttore di gara, inoltre, andrà a visionare il monitor solo per episodi soggettivi come l’intensità di un contatto, mai per quelli oggettivi come il punto di contatto del pallone su un fallo di mano.
Regolamento Var su espulsioni e ammonizioni: quando può intervenire
Il Var non potrà mai intervenire in occasione dei cartellini gialli, nemmeno in caso di doppia ammonizione. Può intervenire solo in caso di rosso diretto: se il direttore di gara assegna un giallo a causa di condotta violenta, il Var esaminerà il contatto al rallentatore.
Se il contatto si rivelerà estremamente pericoloso, il direttore di gara potrà cambiare la propria decisione ed estrarre il rosso. In questi casi, il direttore di gara andrà quasi sempre a monitorare lo schermo a causa della soggettività del contatto. Inoltre, il Var può intervenire anche in casi di scambi di persona per i cartellini assegnati.