Il rinvio di Juventus-Napoli spaventa i tifosi e i fantallenatori. In queste ultime ore, infatti, la ASL sta valutando l’eventualità di un rinvio di Juve-Napoli: c’è la possibilità, infatti, che l’ASL impedisca al Napoli di partire a causa dei tanti positivi all’interno della squadra.
No, non è un dejà-vu: come l’anno scorso, anche in questa stagione potrebbe crearsi la polemica per il rinvio di Juventus-Napoli. Anche in questo caso, l’ASL avrà una posizione fondamentale nella vicenda. Comunque vada, sarà un caso: Juve-Napoli si annuncia una partita molto calda anche per questo motivo.
Nella scorsa stagione, l’ASL aveva impedito al Napoli di partire verso Torino: i casi nella formazione partenopea sono sempre di più, l’ultimo è stato Luciano Spalletti. Come ha rivelato ANSA, l’ASL ci sta pensando con maggiore convinzione giorno dopo giorno: ancora, però, non c’è niente di certo.
Rinvio Juventus-Napoli, cosa c’è di vero: la possibile scelta dell’ASL
Ci sono ulteriori problemi rispetto allo scorso anno: non si intravedono, infatti, slot liberi per recuperare Juventus-Napoli. A differenza di Salernitana-Venezia, infatti, sia Juventus che Napoli avranno le competizioni europee e, di conseguenza, recuperare la partita sarà molto difficile.
Anche per questo motivo, l’ASL potrebbe decidere di non intervenire. Il motivo principale, però, è quello di evitare nuovi casi come quello dell’anno scorso: l’ASL interverrà solo nei casi più gravi, come quello del focolaio di Salerno.
Il rinvio di Juventus-Napoli è una possibilità: quanti sono i positivi
Nella Juventus sono tre i giocatori positivi: si tratta di Giorgio Chiellini, Arthur e Pinsoglio. Nel Napoli, invece, sono di più: oltre a Luciano Spalletti, l’ultimo tesserato ad essere diventato positivo, ci sono molti giocatori che sarebbero costretti a saltare la partita.
In difesa, Malcuit e Mario Rui sono risultati positivi al tampone; il centrocampista positivo in questo momento è Elmas, mentre in attacco ci sono Osimhen e Lozano. Assenze pesanti e numerose, ma potrebbero non essere abbastanza per costringere l’ASL a forzare il rinvio.