Ripescaggio Italia – Continua ad essere una ferita aperta, per l’Italia, la mancata qualificazione ai prossimi Mondiali in Qatar. Dalla rete siglata da Aleksandar Trajkovski (che ha determinato l’esclusione degli azzurri alla kermesse in programma dal 21 novembre al 18 dicembre) sono ormai passati quasi due mesi tuttavia la delusione del Ct Roberto Mancini resta forte.
A confermarlo è stato lui stesso, in occasione di una manifestazione svoltasi ieri a Chieti. “È accaduto l’imprevedibile, perché il calcio sa essere crudele. Bisogna però accettare le sconfitte e ripartire. Certo, c’è stato un grande dispiacere: avevamo fatto un percorso straordinario, non solo agli Europei, con tante partite senza perdere, e il fatto di non andare con i ragazzi ai Mondiali e di negare una gioia agli italiani è stata una cosa fastidiosa”.
Ora l’allenatore proverà ad avviare un nuovo corso, coinvolgendo vari volti nuovi. L’occasione per vederli all’opera arriverà presto: il primo giugno, infatti, si terrà la sfida con l’Argentina mentre tre giorni dopo toccherà alla Germania. Intanto però, a sorpresa, hanno ripreso vigore le voci riguardanti un possibile ripescaggio dell’Italia ai Mondiali.
Riperscaggio Italia, l’Ecuador è a rischio squalifica
Il motivo è da ricercare nella possibile squalifica dell’Ecuador, che nelle gare di qualificazione al torneo avrebbe impiegato un giocatore colombiano contravvenendo così alle regole. Se la notizia venisse confermata, allora a prendere il suo posto sarebbero due squadre: il Cile oppure proprio l’Italia (miglior squadra per ranking tra quelle al momento rimaste fuori).
Uno scenario, quest’ultimo, confermato dal presidente della Federgolf Franco Chimenti nel corso dell’intervista concessa oggi alla trasmissione La politica nel pallone in onda su Rai Gr Parlamento. “C’è una possibilità che l’Italia venga ripescata per i Mondiali di Qatar 2022, molto più concreta di quanto pensano tutti. C’è una regola Fifa che parla di ripescaggi e della squadra più in alto nel ranking: e questa è sicuramente l’Italia”. Ora resta da vedere quale sarà la risposta dell’organo competente.