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Skriniar, da risorsa a problema: l’Inter paga le conseguenze del suo ottimismo

Il futuro di Milan Skriniar tiene banco in casa Inter dopo le ultime esternazioni dell’agente che ne sta curando gli interessi in questo periodo. Il difensore slovacco, in scadenza di contratto a fine stagione, è pronto a dare il suo addio ufficiale ai colori nerazzurri dopo sei stagioni da protagonista.

Una situazione ormai scontata ma inaspettata dopo l’ottimismo evidenziato a più riprese da Viale della Liberazione. Troppa fiducia, forse immotivata e sicuramente mal ripagata, al di là della proposta (bassa?) avanzata. Una rottura definitiva, salvo ulteriori sorprese. Sì, perché Skriniar sembra intenzionato a lasciare Milano solo il 30 giugno 2023, giorno che sancirà la fine ufficiale dell’attuale contratto in essere. E invece la società nerazzurra ha altri piani: monetizzare oggi prima che sia troppo tardi domani. Due strategie opposte, due idee in netto contrastato tra loro.

Da una parte Skriniar che punta al ricco bonus alla firma, promesso dal Paris Saint-Germain e magari non solo, dato che un profilo simile a parametro zero è appetito a tutti i grandi club europei. Dall’altra parte l’Inter che vuole evitare l’addio a titolo gratuito, registrando una pur minima plusvalenza dopo aver ormai ammortizzato l’investimento sul classe ‘95 ex Sampdoria, ma senza grosse chance di raggiungere il suo obiettivo. Il quasi 28enne scuola Zilina adesso ha in mano il proprio futuro, a prescindere dalle volontà del proprio club. Si preannuncia un addio paradossale, tanto doloroso quanto rumoroso, da capitano-non capitano dell’Inter dopo le promesse fatte ma non mantenute.

Addio plusvalenza, Inter in cerca di un erede valido

Un addio che avrebbe ripercussioni anche sulla seconda parte della stagione fantacalcistica, visto che sono in tanti ad aver puntato su Skriniar la scorsa estate. E una cessione a fine gennaio o – peggio – quattro mesi senza la garanzia del posto da titolare a causa del calo delle prestazioni sarebbe un duro colpo per tutti. In primis per l’Inter, che su Skriniar da anni basa il suo (ex) fortino difensivo. Chi la spunterà? Va detto che Skriniar non è stato “trasparente” come fatto credere fino a qualche giorno fa ma la strategia dell’Inter, a meno di una settimana dalla chiusura della finestra invernale del calciomercato italiano, non convince.

O meglio, non è solo tardiva ma è senza dubbio un paracadute di emergenza che non è detto si aprirà mai. Aver rinunciato alla plusvalenza in estate, sperando di convincere Skriniar a rinnovare a cifre inferiori a quelle pretese dallo stesso o in alternativa cederlo a cifre superiori alla disponibilità del club francese, è stato un doppio errore. L’Inter si è svegliata troppo tardi da una situazione di quiete solo apparente e ha iniziato solo ora a cercare un possibile sostituto, più in ottica prossima stagione che per completare l’attuale. Sono tanti i nomi sul taccuino di Beppe Marotta e Piero Ausilio, tutti con caratteristiche e prezzi diversi. Si guarda come al solito in Serie A, sperando di cogliere qualche occasione a parametro zero o comunque a costi accessibili per profili futuribili, ma il mercato migliore sembra essere ancora una volta quello estero. Cartellini più costosi ma ingaggi più contenuti, come auto-impostosi dall’Inter.

Skriniar e l’Inter, impossibile andare avanti insieme?

Svendere Skriniar a gennaio, cercando un sostituto low cost e last minute solo per tamponare il ruolo nel pacchetto difensivo di Simone Inzaghi, è un ulteriore rischio. Cosa conviene fare ora? Pensare al bilancio oppure agli obiettivi stagionali? L’Inter è ancora in corsa in tutte le competizioni e non può fare a meno di Skriniar.

Del miglior Skriniar, ovviamente. Perché l’ultimo, visto in campo solo per 40’ a San Siro in Inter-Empoli, serve a poco. La bocciatura causata dall’espulsione per doppio giallo nel primo tempo è stata netta. Oggi salterà Cremonese-Inter per squalifica e potrebbe tornare in campo solo il 31 gennaio, in occasione di Inter-Atalanta di Coppa Italia. Il 31 gennaio, giorno di chiusura del mercato di gennaio. Per quella data Skriniar sarà ancora un calciatore dell’Inter? Oppure sarà già a Parigi, pronto a rinforzare il suo nuovo club fin da subito? Le quotazioni che ciò possa avvenire sono sempre più basse, perché offerte irrinunciabili a Milano non sono ancora arrivate. E le offerte ridicole non verranno ascoltate. Gli ultimi cinque mesi del numero 37 slovacco a Milano saranno da separato in casa o si troverà un equilibrio basato su una tregua tra le due parti?

Non resta che aspettare gli ultimi giorni di gennaio, e forse anche i primi di giugno… Saranno i giorni dell’addio, salvo ulteriori colpi di scena che al momento non sembrano essere sul copione. La storia calcistica di Milan Skriniar all’Inter sembra ormai agli sgoccioli.

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