Squalifica Jovic – Una serata totalmente da dimenticare quella andata in scena all’U-Powe Stadium per il Milan. Oltre al pesante ko, che ha visto i rossoneri uscire sconfitti dal campo per 4-2, c’è da registrare anche la squalifica di Luka Jovic, attaccante rossonero ora a rischio stangata.
Al 52′ minuto della sfida, nonostante continui richiami da parte dell’arbitro, l’ex Fiorentina è definitivamente caduto nelle provocazioni di Izzo. Dopo diverse trattenute Jovic ha perso la pazienza, sbracciando e colpendo in volto il difensore biancorosso. Intervento del Var e cartellino rosso all’attaccante del Milan, rientrato negli spogliatoi senza protestare.
Ora, stando al regolamento, il serbo rischia almeno tre giornate di squalifica per condotta violenta. Una tegola che non ci voleva per Pioli, allenatore che non potrà continuare a spremere Giroud senza dargli possibilità di recuperare.
Squalifica Jovic, rischio stangata: cosa dice il regolamento
“Ai calciatori responsabili di condotta violenta nei confronti di calciatori o altre persone presenti, commessa in occasione o durante la gara, è inflitta, salva l’applicazione di circostanze attenuanti o aggravanti, come sanzione minima la squalifica per tre giornate o a tempo determinato. In caso di particolare gravità della condotta violenta è inflitta al calciatore la squalifica per cinque giornate o a tempo determinato”.
Squalifica Jovic, la decisione del giudice sportivo e chi sale al suo posto
Nel primo pomeriggio è arrivata la decisione del giudice sportivo in merito alle giornate di squalifica da assegnare a Jovic. L’attaccante del Milan dovrà osservare uno stop di due giornate, segno che il suo gesto non è stato valutato come condotta violenta e perciò, meritevole di almeno tre giornate. Oltre al rossonero, verranno fermati altri quattro calciatori.
Quindi, come spiegato saranno due le giornate di squalifica per Jovic. Perciò a trovare maggiore spazio sarà Okafor, giocatore che diventerà la prima alternativa a Giroud, diventando una possibile arma da schierare al fantacalcio nonostante non possa essere considerato un titolare.